Scultura Orafa Piazza Navona

Fulgido esempio di arte urbana e simbolo della Roma barocca, Piazza Navona sorge sulle rovine dello stadio di Domiziano, fatto edificare dall’imperatore tra l’85 e l’86 d.c. e destinato per lo più ad ospitare gare di atletica, disciplina molto cara al sovrano, note con il nome ‘’agones’’, termine con il tempo trasformatosi in ‘’navone’’ e infine in ‘’Navona’’.

Soggetto ad un processo di abbandono e di saccheggio di materiali a partire dal V secolo, con il perimetro dello stadio che iniziò ad essere soppiantato dalla costruzione di palazzi e chiese, la rigenerazione della piazza e la sua trasformazione nella forma che conosciamo oggi avvenne dall’inizio del 1600 per volontà di Innocenzo X, della famiglia Pamphili, che commissionò la fontana dei quattro fiumi al Bernini, la chiesa di sant’Agnese al Borromini, fece costruire il palazzo della propria famiglia e sfruttò l’antica forma concava della piazza per farla allagare nei mesi caldi così da fornire ai romani un luogo dove potersi refrigerare e svagare con giochi d’acqua.

La fisionomia della piazza sarebbe stata poi completata nel XVIII secolo dalla costruzione di Palazzo Braschi per volontà di Papa Pio VI.

LEONARDO OTTAVIANI – STORICO

Facente parte del Rione Parione, Piazza Navona è fuor di dubbio un capolavoro del Barocco italiano. Visitata da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, attira gli sguardi stupiti di chi ammira le opere del Bernini e del Borromini.

Costruita sull’antico Stadio di Domiziano, anche noto come “Circo Agonalis” fu fatta con lo scopo di imitare le Olimpiadi greche. La pianta originale disegna una grande arena rettangolare di circa 265×106 metri, con un’estremità ad emiciclo e l’altra dritta do poco obliqua. La struttura tutta è stata costruita con blocchi di travertino e mattoni per poi essere rivestita di stucco modanato e colorato. Ad oggi è l’unico esempio di stadio in muratura conosciuto a Roma.

Il suo impiego come tale rimase in funzione fino al 5 ° secolo. La Fontana dei Quattro Fiumi risalente al 1651 è una delle fontane più suggestive mai viste al mondo con l’obelisco alto 16 metri che svetta verso il cielo. Al Borromini si deve la maestosità della Chiesa di Sant’Agnese in Agone. Piazza Navona come un grembo materno sempre pronto ad accogliere e nutrire di meraviglia.

ERIKA CAMMERATA – STORICA DELL’ARTE

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